Madre Flora De Santis: La vita

FLORA, chi era questa donna? Coloro che l' hanno conosciuta affermano che racchiudeva in sé molte doti: bontà, carità cristiana, amore verso il prossimo, devozione perpetua e istancabile al Volto Santo di Gesù.Chi le ha parlato dice di aver notato una luce estatica e celestiale irradiare dal suo viso; una dolcezza immensa pervadere le sue parole, una gentilezza ed una bonarietà senza pari sprigionare dai suoi gesti e atti.Per coloro che l' hanno conosciuta, per gli orfanelli tanto amorevolmente raccolti da le i e mantenuti senza alcun contributo dello Stato, ma solo e semplicemente dalla riconoscenza dei devoti che hanno avuto grazie; per i peccatori pentiti, che accorrevano a lei per ricevere una parola di conforto; per i devoti della Casa del Volto Santo, ella era una Madre.Noi sappiamo che la gente, il popolo, accorreva a lei, quelli che ne ricevevano parole di conforto, quelli che, tramite le sue preghiere, ricevevano grazie dal Volto Santo, in un impeto di gioia, quasi come in un' esplosione di fede e di amore, la chiamarono madre, eleggendola spontaneamente loro madre spirituale. L'ultimo anno del 1800, il 17 gennai, al borgo Sant'Antonio Abate, uno dei più popolari ed umili quartieri di Napoli, nasceva Flora. La sua non fu una facile esistenza e fin dall'infanzia fu colpita da lutti e dolori, forse per provarla alla vita e mettere alla prova la sua fede e le sua rassegnazione cristiana.Aveva appena 17 anni, era giovane, bella, ma povera, quando sposò il Comm. Ernesto De santis, piuttosto anziano e malato, ma ricco e molto pio. Ernesto De Santis amava immensamente l' infanzia abbandonata, era un grande animatore delle Missioni che incoraggiava ed aiutava con tutto lo slancio e con tutti i mezzi a sua disposizione.Oltre a beneficare le Missioni egli amava battezzare i neretti del lontano continente nero facendosi loro padrino sia pure per corrispondenza. Le sue cospicue rendite, il suo immenso patrimonio, con il matrimonio contratto con Flora, divennero comuni alla coppia. Flora, infatti, comperò l' attuale casa sita ai Ponti Rossi, dove per 35 anni ha svolto ininterrottamente il suo benefico apostolato. De Santis era inoltre divulgatore di vari periodici di carattere religioso, ai quali era abbonato.Da uno di questi periodici, esattamente da una copertina, Flora e il De Santis, colpiti dalla profonda bellezza del Divino Volto, ritagliarono l'immagine del Volto Santo.Flora la ritagliò e la incorniciò con cura amorevole. La vita scorreva monotona nella casa di Meta di Sorrento, ove Flora abitava col De Santis, ma certamente non era una vita simile a quella di tante altre coppie. Essa dovette svolgersi in modo tanto retto e giusto che piacque al Signore. Era il giorno 10 febbraio dell'anno 1932, un giorno come tanti, grigio e freddo.Flora nella sua camera è in preghiera, con il rosario fra le mani prega e fissa estatica l'immagine da lei ritagliata. Pochi minuti prima aveva finito di preparare il pranzo per i vecchi poveri e abbandonati. Ignara che il Signore l' aveva scelta come sua adepta, improvvisamente tutto si fa luce, una luce immensa e dal quadro si staglia una visione celestiale, il Signore si umanizza e si compiace di manifestarsi per la prima volta, questi carismi in seguito diverranno molto frequenti. Nel silenzio soave Egli gli rivolge queste parole: "Flora, guarda questo volto tanto offeso ed ingiuriato; amalo e fallo amare" Da questo momento l'unico scopo che si prefisse Flora fu di diffondere ovunque tale devozione.Il suo apostolato si svolse ininterrottamente per 35 anni, da quando cioè sopravvennero i primi tocchi di Grazia nella Casa-Chiesa, dedicata al Volto Santo di Gesù. Sembra ancora di vedere Madre Flora De Santis, puntuale e solerte, nella piccola stanza di ricevimento ai Ponti Rossi di Capodimonte, accogliere, mai esausta e sempre gioiosa, tutti coloro che da ogni dove accorrevano a lei per confidare le loro pene, per parlare dei loro problemi che li travagliavano sia nel corpo e nello spirito, per fuggire e anche redimersi dai peccati del mondo.